Via Marconi 138 (Villa Freya Stark) - 31011 Asolo (TV)
Sito Web https://www.villafreya.it/
Presentazione
Situata nel parco di una villa privata, l'area archeologica di Villa Freya Stark conserva i resti di un portico e di un criptoportico pertinenti ad un complesso pubblico e quelli del teatro di Asolo, tutti riferibili alla fine del I sec. a.C. – I sec. d.C.
Storia della ricerca e degli studi
La riscoperta del teatro romano risale alle ricerche di Furlani nel XVII secolo e successivamente alle indagini di Scomazzetto tra il 1879 e il 1881. Alcuni scavi vennero intrapresi nel 1941 e nel 1969 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. Il complesso è stato estesamente indagato dall’Università di Padova tra il 1988 e il 1993, con una ripresa delle indagini tra il 1997 e il 1998. Successivamente sono stati aperti piccoli saggi stratigrafici diretti dalla Soprintendenza in alcune aree del parco di Villa Freya Stark.
Contesto geografico e urbanistico
Asolo si trova nelle colline interne del territorio trevigiano, al limite settentrionale della pianura veneta e a circa 200 m di altitudine, ai piedi delle Prealpi Venete.
Cronologia
I sec. a.C. - I sec. d.C.
Teatro romano (Villa Freya Stark di Asolo)
L'area archeologica del teatro romano di Asolo si articola su due terrazze e si compone dei resti di una porticus duplex e di un criptoportico, forse parte del complesso forense di Asolo romana (o di altro complesso pubblico), e del teatro, tutti inquadrabili in un periodo compreso fra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C. La fase più antica del complesso monumentale si colloca sulla terrazza superiore, dove in età augustea sembra si trovasse un’area aperta pubblica. Di questa rimangono i resti di un edificio ipostilo a due navate aperto sul lato settentrionale e interpretato come porticus duplex (in pianta: A). Ai margini meridionale e occidentale della spianata si collocava un criptoportico (in pianta: B) che fungeva da sistema sostruttivo del complesso. Esso aveva una lunghezza complessiva di 54 e della larghezza di 7,75 m, esteso in senso est-ovest e proteso con due bracci minori anche in direzione nord-sud. Il criptoportico era internamente suddiviso in due navate di circa 3,6 metri di larghezza tramite pilastri. Si ipotizza che l'edificio venisse illuminato da finestre aperte sul muro meridionale e che l’accesso ad esso si collocasse sul braccio occidentale. L'edificio disponeva anche di un piano superiore, sorretto da travature in legno, mentre le pareti interne dovevano presentare una decorazione ad intonaco e ad intarsi marmorei, vista la notevole quantità di questi ultimi rinvenuta nelle fasi di crollo dell'edificio. Per caratteristiche planimetriche e decorative si ritiene che il criptoportico svolgesse una funzione pubblica. Nel corso del I sec. d.C. venne costruito il complesso del teatro (in pianta: C). Esso si componeva di edificio scenico, orchestra, e cavea. Quest’ultima, rivolta verso nord, è costruita in contropendio ed è sorretta da ambienti definiti dai sette muri radiali legati a coppie da contrafforti ad arco e riempiti con materiale di riporto. La cavea era probabilmente inquadrata a sud, ovest ed est da un triportico a pianta rettangolare che forse sorreggeva un settore più alto di gradinate e che collegava architettonicamente il complesso del teatro a quello della terrazza superiore. Dello spazio per gli spettatori restano solo le prime tre gradinate e le tracce dei muri radiali. L'orchestra aveva un diametro di 18 m. Sono ben conservati il muro della frontescena, della porta principale e di una delle porte laterali.
Accesso
Tipo di Accesso: Su prenotazione; Visitabilità: Interno; Biglietto: Si; Prezzo: ;
Accesso per le Scuole Apertura straordinaria su prenotazione.
Servizi per l'utenza
Servizi didattici
Pannellistica
Supporti informativi multilingue: Inglese
I pannelli sono bilingue (inglese e italiano)
Visite guidate
Bibliografia di riferimento
Bonetto J., Veneto (Archeologia delle Regioni d'Italia), Roma 2009, pp. 484-485.
Il teatro romano di Asolo. Valore e funzione di un complesso architettonico urbano sulla scena del paesaggio , a cura di G. Rosada, Treviso 2000.
Furlanetto P., Asolo, in Il Veneto nell'età romana, II, a cura di Cavalieri Manasse G., 1987, pp. 430-432.
Mangani E., Rebecchi F., Strazzulla M.J. , Emilia, Venezie (Guide Archeologiche Laterza), Bari 1981, pp. 198.
Scomazzetto P., Asolo, in Notizie degli Scavi, 1881, pp. 205-213.